“Più di venticinque anni fa , ho trovato un materiale inerte per i miei esercizi terapeutici….”
A parlare è una collega finlandese Marketta Sihvo, mentre racconta la storia della sua idea “logopedicamente” geniale,
l’ideazione del Lax Vox, il tubo di silicone più famoso al mondo e conosciuto in ambito vocologico per la sua eccezionale capacità di facilitare l’emissione sonora attraverso l’applicazione di poche e semplici regole.
Marketta Sihvo ha deciso di raccontare questa bellissima storia in un libro :
” History of the Lax Vox ®- tube exercise” ( attenzione, è un marchio registrato…ci tengo a sottolineare !)
” Vabbè sì Fede, ma la conosciamo tutti questa storia, che mi vuoi dire con ciò?”
In effetti mi piacerebbe parlarti della storia che c’ è dietro, più che del tubo di silicone, della variazione di giochi di pressione che produce, del concetto di economia vocale etc..etc .
( P,s , se vogliamo parlarne tuttavia…parte la nuova classe di Voce Integra online, possiamo farlo lì ?)
E la storia racconta di una logopedista che si occupava con grande passione e interesse di Terapia della Voce.
Forse proprio questi due ingredienti, passione e interesse, le hanno permesso di diventare una logopedista “eccellente” .
(Marketta Sihvo)
La storia della nostra professione è una storia relativamente recente, anche se….
forme non ben identificate d “logopedista sapiens sapiens” sono state rintracciate qui e lì in vari momenti della storia dell’uomo moderno (ndr ?).
Ma di fatto, la nostra è una professione relativamente recente.
Dunque è quanto mai necessario confrontarci, a mio modestissimo parere, con chi ha realizzato dei risultati eccezionali, un pò fuori dalla norma, perchè magari proprio da questo confronto potrebbero nascere sollecitazioni interessanti per la nostra crescita professionale…non trovi?
Sempre per quella storia del coaching logopedico vocale, di cui se vuoi, puoi recuperare qualche info qui
Coaching logopedico vocale, scusa in che senso?
Torniamo dunque a Marketta Sihvo. In finlandia già era diffuso l’utilizzo del “tubo finlandese”, appunto, un tubo di vetro per realizzare particolari situazioni di risonanza vocale.
Ecco, lei partiva da lì. Ma non si accontentava. Voleva di più per i suoi pazienti.
Da quanto ci racconta nell’introduzione al suo testo possiamo facilmente intuire che quello che cercava era certamente
- diminuire i tempi della terapia per la voce
- diminuire il carico dell’impegno giornaliero
- ottenere risultati più stabili e duraturi
In pratica cercava di ottenere di più, facendo e “facendo fare” di meno!!!!
E le sue energie erano tutte concentrare lì, verso questo obiettivo! ?
E’ lecito chiedersi…ma le conveniva davvero? In fondo la terapia in Finlanda procedeva già in un certo modo….non male insomma!
Perchè impegnarsi tanto per far lavorare meno i pazienti a casa e per farli venire meno allo studio?
Nel coaching questo “modus operandi ” corrisponde al principio della “legge di Pareto”.
Pareto in realtà era una economista e apparentemente questa legge con la crescita professionale non c’entra nulla figuriamoci con la voce!
La legge, o meglio “principio” suggerisce di trovare il modo , in ogni specifica circostanza, di ribaltare la relazione 80/20.
Se dunque, lavori con l’80 % delle tue energie per ottenere il 20% del risultato, dovresti cercare il modo di realizzare la relazione contraria. Lavorare ( e far lavorare i tuoi pazienti soprattuto!!!) con il 20 % delle tue energie per ottenere il massimo del risultato.
Ecco i due principi guida della dotoressa Marketta Sihvo…
LESS IS MORE
and
LEARN BY DOING
- Meno in realtà….è di più!
- Imparare facendo ( non tanto spiegando ,aggiungo io!)
Che corrispondono perfettamente all’applicazione della legge di Pareto in ambito di crescita professionale….non trovi?
Ma la cosa molto, molto, ma veramente molto bella è che la collega semplicemente C’E’ RIUSCITA!!!!
E’ questo per me la rende semplicemente….una logopedista ECCELLENTE!
Tuttavia esiste un errore che deriva da una semplicistica interpretazione di questo lavoro e di tutto il filone degli esercizi “di resistenza in acqua” o in aria ,
ovvero la MACRO . CATEGORIA degli esercizi con emissioni (sonore o afone) nelle cannucce, tubi di vario genere (come appunto il lax vox) e mascherine varie.
L’errore principale consiste, a mio modestissimo parere, nell’abusare di questi strumenti, perdendo il focus essenziale sulle percezioni che questi esercizi dovrebbero stimolare.
Non è detto, infatti, che emettere ripetutamente dei suoni in un tubo o in una cannuccia produca sic et simpliciter degli effetti benefici nel vocal tract.
Ciò che conta più di ogni altra cosa è la modalità, le tempistiche e il pensiero strategico con cui si utilizzano tali strumenti.
Utilizzarli senza demonizzarli, ma senza neanche esaltarli troppo, integrandoli strategicamente nel piano terapeutico o di allenamento vocale a me sembra la soluzione migliore.
Tu che ne pensi?
Bene, spero di averti dato un semplice, ma interessante spunto di riflessione!
Se è così, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, puoi lasciare un commento in fondo all’articolo oppure condividerlo sulla tua pagina facebook o nella modalità che ritieni più opportuna.
Infine…
Ho preparato una piccola videolezione accessibile in anteprima sulla Voce Integra Academy anche se NON sei iscritto…dai un’occhiata qui….segui il link…(scorri in fondo dove vedi la scritta CURRICULUM)
Voce Integra academy – lezione gratuita – lax vox
Grazie per la tua attenzione!
To the next step on voice therapy🎯
P.S.
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Ti aspetto 🙋🏻♀️
To the next step on voice!
Federica Avolio